Intervista al Top manager dell’anno di Hosch Italia: un riconoscimento internazionale che passa anche per EITD
La sinergia in materia di formazione professionale tra la EITD e la HOSCH Italia, ha contribuito quest’anno al raggiungimento di un importantissimo traguardo da parte della sede italiana della multinazionale tedesca.
La costante sensibilità dimostrata da chi conduce l’azienda sulla crescita delle competenze in primis di tutto lo staff che dirige e poi di se stesso, è stata ripagata da brillanti risultati di fatturato nonché da gratificazione professionale.
Mario Del Pezzo, nato a Napoli 44 anni fa, è il nuovo ”Top Manager dell’anno”.
Al termine dell’annuale International management meeting tenutosi nella regione della Rhur nella Germania settentrionale, la multinazionale tedesca Hosch ha premiato come ”Top manager dell’anno” il dirigente campano attuale direttore generale della sede italiana in provincia di Salerno.
Selezionato tra 20 manager del gruppo internazionale tedesco, l’Ing. Del Pezzo è stato premiato presso la sede di Recklinghausen con la seguente motivazione: ”Per gli eccellenti risultati conseguiti in ambito di gestione, innovazione, formazione e crescita del capitale umano”.
Per noi di Eitd rappresenta motivo di orgoglio ed entusiasmo l’aver contribuito con la nostra collaborazione alla formazione del premiato Top Manager e del suo staff, e non abbiamo resistito alla curiosità di avere dalla viva voce del protagonista una testimonianza sull’importante riconoscimento ricevuto.
– Ciao Mario! Dunque sei stato premiato dalla Hosch come top manager dell’anno a livello mondiale, quali sono gli ingredienti segreti di un tale successo?
Da buon partenopeo credo che l’ingrediente principale sia la passione. Da essa riesci a trasmettere determinazione, leadership e motivazione in un’azienda dinamica come la nostra che ha per fortuna un prodotto di elevata qualità ed un team di uomini e donne con forti valori umani prima e poi capacità professionali di grande qualità con una forte proiezione agli obiettivi.
– La Germania e il suo sistema imprenditoriale sono da sempre tra i primi della classe, ma fa un certo effetto sapere che oggi i migliori risultati in una delle sue aziende multinazionali sono stati raggiunti dalla sede italiana in provincia di Salerno guidata da un dirigente napoletano. Mario, cosa sta succedendo?
Il made in Germany è da sempre sinonimo di qualità, prodotti di elevata affidabilità ed un modello organizzativo impeccabile grazie ad una attenta analisi dei processi.
In Italia viviamo un mercato con dinamiche complesse ed una molteplicità di variabili, occorre un forte orientamento al Cliente e la capacità di ascoltare e rispondere al fabbisogno con competenza e personalizzazione del prodotto e/o servizio.
Abbiamo adattato il modello di business tedesco in Italia, partendo dal nostro territorio e valorizzando i talenti, realizzando un sistema organizzativo orientato alla competenza e di appartenenza al brand.
Un percorso esperienziale che favorisse una forte apertura mentale al cambiamento per i senior ed un modello che aiutasse, con il tutoring, a far maturare le skills dei giovani. Amo ribadire che nel nostro business il capitale più importante è quello umano: segreto del nostro successo.
– Cosa può concretamente fare un’impresa che vuole puntare a questi traguardi?
Siamo nell’era dell’industria 4.0, un passaggio epocale che impone alle aziende la capacità di adattarsi ancora più rapidamente al cambiamento, un processo da sempre presente che occorre saper coltivare e valorizzare con le giuste idee, con il confronto e le azioni utili al miglioramento continuo del prodotto, dei servizi e del lavoro dei propri collaboratori.
Occorre uscire dai tradizionali stereotipi del successo legato al solo risultato economico, partendo dalla cultura dello sviluppo e dell’innovazione, realizzando un attento lavoro trasversale atto a costruire cultura di impresa e di valore.
– Ciò che ci colpisce e che in qualche modo possiamo testimoniare, è la sensibilità che hai sempre dimostrato nel voler far crescere le persone che collaborano con te e la consapevolezza di quanto anche per te stesso fosse importante stare al passo con i tempi. Quanto pensi abbia contribuito ai brillanti risultati ottenuti oggi, il processo di lifelong learning del personale aziendale che abbiamo condiviso?
La formazione è un percorso necessario che restituisce sia al dipendente che all’azienda un momento di riflessione e di crescita.
Ho sempre ritenuto molto importante che i percorsi formativi fossero pianificati nel medio/lungo periodo insieme agli obiettivi aziendali per favorire la crescita delle competenze, la conoscenza trasversale del business, aumentare l’engagement e diminuire il turnover. E’ in realtà la strada più semplice ed immediata per creare un ambiente di lavoro stimolante e pronto ad affrontare le sfide imposte dall’innovazione tecnologica e dai cambiamenti del mercato.
Sono convinto che la crescita del nostri risultati sia iniziata costruendo, con la formazione, nuove competenze nel nostro capitale umano.
– Che consiglio ti senti di dare ai dirigenti che come te lavorano per far crescere e consolidare aziende che operano in un contesto critico come il sud del nostro Paese?
Al sud fare impresa è sicuramente più sfidante rispetto il resto d’Italia, mancano infrastrutture e vi è una cultura imprenditoriale patronale che ha comunque consentito la nascita di eccellenze che sono la rappresentazione dell’orgoglio italiano nel mondo.
Occorre con dedizione far maturare una cultura manageriale, organizzativa che punti sull’innovazione e sui valori, ancora presenti, nella forza lavoro che offre la nostra terra.
– Prossimi obiettivi dopo questo importante traguardo?
Ovviamente riconfermarci e continuare con la stessa passione nella crescita e nel progetto aziendale che condividiamo tutti in HOSCH Italia.
– Non resta che farti l’in bocca al lupo allora!
Grazie mille, crepi il lupo!