Perché il team building non è cosa da poco. Cronaca di una giornata ”connettiva”.
Milano come non te l’aspetti. Poco vento e tanto sole. Comincia così l’avventura al Connext 2019, il primo evento organizzato da Confindustria.
L’obiettivo è “connettere” le aziende, le realtà imprenditoriali, i cluster, le agenzie di formazione. L’obiettivo è fare rete.
La nostra azienda c’è e comincia così l’avventura al Connext.
Ci eravamo avviati dalla mattina io e Alessandra per controllare che il nostro stand fosse a posto, che il nostro stand fosse bello.
Come sempre accade in questi casi non era tutto a posto.
“Il pannello non era meglio a destra? Il manifesto lo vedrei bene più in basso, mantieni la sedia mentre attacco sennò cado…Oddio, ci hanno lasciato le scritte attaccate al desk!“
Quando hai lavorato tanto a una cosa la senti tua, vuoi che sia bella. Lo vuoi perché è l’unico modo per attirare potenziali clienti ma soprattutto lo vuoi perché hai voglia di dire al mondo come lavori, che il tuo lavoro lo fai bene e allora è importante tutto: il manifesto, il pannello, la scritta sul desk…
Il resto è storia. Un grande evento. Tanti incontri che hanno dato la possibilità di arricchire il nostro bagaglio. Alcuni molto utili, altri meno, ma era importante esserci, è stato bello esserci.
La convivenza con i colleghi, con i “capi”, l’iniziale imbarazzo, la scoperta dei diversi temperamenti, dei diversi caratteri visti in una luce nuova, una luce fuori dalle mura dell’ufficio, ha dato la possibilità di conoscere meglio la squadra in cui si gioca, la squadra per cui si cerca ogni giorno di dare il meglio, quella che ti fa talvolta dannare e quella che ti fa anche gioire, quella in cui al di là di tutto spendi le maggior parte della tua giornata.
A Connext dico grazie. Quello che oggi chiamano team building, che suona più internazionale e breve di ”entrare in relazione con le persone con cui lavori”, non è un’attività marginale, è la base per lavorare bene, per lavorare qualitativamente meglio, ed eventi così grandi, così intensi e stimolanti come è stato Connext, servono. Tanto.
Lorenzo
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Quella di Connext è stata un’esperienza decisamente positiva. Vedersi proiettati oltre il contesto aziendale, è stata sicuramente molto stimolante ad ha accresciuto in me una maggiore consapevolezza sia a livello personale che professionale.
L’incontro con aziende alle quali abbiamo sottoposto la possibilità di partenariati in attività attualmente gestite dalla nostra azienda, non solo ha fatto luce su una serie di canali all’interno dei quali EITD è attiva e presente ma mi ha consentito, in maniera concreta, di aprire la mente a ogni sorta di collegamento, rete, opportunità.
Da una iniziale ”paura” di non sapere esattamente cosa dovevo e potevo fare, mi sono ritrovata ad agire. Seduta ad un tavolo con interlocutori sconosciuti provenienti da tutta Italia, ognuno con il proprio background aziendale. Nessun disagio, nessun imbarazzo. Solo l’immediata intuizione di come potevo migliorare e preparami meglio all’incontro successivo.
Questa mia breve ”testimonianza” mi restituisce un’osservazione finale: ogni volta che usciamo da E.I.T.D. noi siamo E.I.T.D., portiamo l’azienda all’esterno, la sua immagine, quello che sa fare, quello che può fare.
Interagiamo, scambiamo informazioni, conosciamo realtà.
Cresciamo.
Alessandra
Tag:confindustria, connext, teambuilding, teamwork